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Pejman Tadayon

Il Radif per oud       

contiene 7cd  +  MP3

Il Radif di Mirza Abdollah, nella trascrizione di Dariush Talai, eseguito integralmente con l’oud

2023, € 18

 

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In persiano Radīf significa ordine, disposizione elaborata di melodie (gusheh) e di fraseggi musicali che affondano le radici nella storia millenaria dei diversi popoli (persiani, afghani, curdi, azeri, armeni, turchi, baluci ed altri ancora) vissuti nel territorio dell'antica Persia. Questa disposizione si articola in dodici modi principali denominati dastgāh, termine con il quale si indica sia un singolo modo musicale che l’intero sistema modale. Il repertorio può variare da maestro a maestro e, in certi casi, anche da città a città essendo ancora oggi il Radīf trasmesso oralmente.   

Uno dei più importanti interpreti del radif è stato Mirza Abdollah (1843–1918) che cercò di dargli un’organizzazione più definita, fissandone il canone in 360 brani. Data l’impossibilità di trascrivere questo complesso e articolato repertorio con il sistema di notazione occidentale, negli anni si è cercato di supplire con la registrazione dei brani rieseguiti con tar o con setar ma anche con santur o ney. Musicista e studioso di grande autorevolezza e prestigio, riconosciuto internazionalmente come tra i più virtuosi maestri della musica tradizionale, Dariush Talai, già docente presso l’Università e il Centro per la Conservazione della musica tradizionale di Teheran e al Centre d’Études de Musique Orientale (C.É.M.O.) di Paris-Sorbonne, non solo ha registrato tutto il radif ma lo ha anche trascritto  con un metodo innovativo che aiuta a memorizzarne i contenuti più semplicemente e rapidamente.

Seguendo le sue indicazioni oltre che le sue trascrizioni, Pejman Tadayon ha infine realizzato un’esecuzione integrale del radif per oud: un’impresa senza precedenti, nella storia della musica persiana, realizzata nella convinzione di contribuire in questo modo alla diffusione di un bene di valore universale, qual è il Radif, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità. Assunto a sua volta a simbolo della cosmologia islamica, l’oud, per l’assenza di tasti sul manico, consente infatti di suonare qualunque intervallo, come gli strumenti ad arco, e di eseguire i brani in qualsiasi scala -persiana, araba o turca- con una versatilità che ben si addice all’universalità di questo repertorio perché, come diceva Dariush Safvat, “il Radif contiene ogni genere di forma melodica grazie alla quale si può creare qualsiasi cosa”.

In abbinamento l'imponente volume delle trascrizioni di Dariush Talai (480 pagine) assieme alle esecuzioni per oud di Pejman Tadayon di tutto il Radif di Mirza Abdollah 

 

Pejman

 
Musicista, compositore e pittore, Pejman Tadayon ha studiato l’antico repertorio musicale persiano (Radif) e gli strumenti tradizionali (oud, târ e setâr) con i maestri Kamran Keyvan, Mohammed Reza Lotfi e Behrooz Hemmati. In Italia, ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, alla Scuola di Musica di Fiesole ed Etnomusicologia  all’Università la Sapienza di Roma.  Svolge un’intensa attività concertistica con numerose collaborazioni, da Mauro Pagani a Moni Ovadia. Per Squilibri ha pubblicato Non siamo sufi. Composizioni per poesie mistiche persiane  

 

 

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