San Costantino Albanese conserva nel nome, nella lingua, nelle tradizioni, ma anche nelle architetture e nelle funzioni religiose di rito bizantino, il lascito delle popolazioni albanesi che vi hanno trovato rifugio nella prima metà del Cinquecento.
Allo stesso tempo, mantiene vive le tradizioni culturali dell’area, la Val Sarmento, godendo di quella che Carmine Abate ha chiamato “identità per addizione”: due eredità culturali, fuse in una del tutto originale, con punte di riconosciuta eccellenza nell’ambito musicale dove le due componenti si specchiano nella vivacità del canto polifonico e nel repertorio per zampogne.
Anche in virtù di questa sua riconosciuta eccellenza, d’intesa con l’amministrazione comunale e numerosi partner privati abbiamo dato vita a un ambizioso programma che, grazie al sostegno della Regione Basilicata, si articolerà in numerosi segmenti fino a tutto il mese di maggio del 2026.
Iniziative che si spera possano anche contribuire allo sviluppo e alla promozione del territorio di San Costantino Albanese, ricco anche di grandi risorse paesaggistiche e ambientali, ma l’intero programma vuole essere anche e soprattutto la fiera rivendicazione di un diritto ad esistere da parte di una comunità orgogliosa delle proprie radici e dei tanti frutti che, nel corso dei secoli, sono sorti su un terreno comune reso fecondo da incontri e confronti tra culture diverse.
Il borgo dei suoni è un progetto del Comune di San Costantino Albanese, sostenuto dalla Regione Basilicata e realizzato d'intesa con Associazione Altrosud, Altipiani eventi e turismo, Club Tenco, LEAV-Laboratorio di Etnomusicologia e Antropologia Visuale dell'Università di Milano e Squilibri editore
LA SCUOLA INTERNAZIONALE DI ETNOGRAFIA AUDIOVISUALE
SUONI DI MINORANZA-IL FESTIVAL
IL CONCORSO "ADOTTA UN CANTO, SCOPRI UNA TRADIZIONE" E L'ARCHIVIO SONORO ARBERESH
LE INIZIATIVE EDITORIALI E GLI EVENTI DI MAGGIO 2026
Qui il download dell'intero programma