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Jean During

Musica ed estasi

contiene cd 

 

L'ascolto mistico nella tradizione sufi
2013, 
€ 28
Formato 15x21, pp. 303, 20 immagini a colori (a cura e traduzione di Giovanni De Zorzi

 

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Nella tradizione sufi il termine samâ’  (ascolto, audizione) indica il raccoglimento interiore che, applicato a musica e poesia, sfocia in un “concerto spirituale” durante il quale possono affiorare stati d’estasi che si esprimono nella danza o anche in scomposti movimenti fisici.

Nato nella Baghdad del IX secolo e presto diffusosi, in forme diverse, in tutto il mondo islamico, questo cerimoniale ha dato vita a una vasta produzione trattatistica che l’autore affronta in una prospettiva multidisciplinare, coniugando allo studio analitico dei testi del sufismo l’esperienza diretta del samâ’, maturata in una pluridecennale ricerca sul campo.

Uno studio diventato un classico sul concerto e la danza mistica dei dervisci per la prima volta in un’edizione italiana, rivista ed aumentata dall’autore, con il corredo di un CD con canti e musiche che ci restituiscono la pregnanza di un rituale tuttora vivo, in cui la grazia estatica giunge e scompare all’improvviso, mescolando in un lampo dell’animo afflizione e grazia, nostalgia e gioia.

 Ascolta un canto sul tamburo

 

 

during

 

Musicista, etnomusicologo ed orientalista, Jean During, ha pubblicato numerosi studi e CD sulle musiche d’area iranica e centroasiatica, analizzandone in particolare i rapporti con la società, la cultura e la mistica islamica.

 

 

L'oggetto dello studio se da un lato si concentra su uno specifico aspetto della tradizione esoterica islamica (il samâ’, ovvero l’ascolto mistico, spesso tradotto anche come “concerto spirituale”), dall’altro coglie l’occasione per ridefinire un campo affascinante, ma denso di problemi, quale quello delle relazioni fra la musica e gli stati non ordinari di coscienza, campo aperto anni fa dall’etnomusicologo Gilbert Rouget con un celebre volume ora tradotto anche in Italia, e destinato ad una larga fortuna anche presso un pubblico di non specialisti. Antonello Colimberti, Europa

L’enorme lavoro di During, maturato affiancando prolungata ricerca e pratica sul terreno, assidua prassi musicale, studio filosofico, esegesi delle fonti e della trattatistica, ha i connotati della “trasversalità” (...).  I repertori scaturiti dal samâ’ (ascolto, audizione) si pongono all’incrocio tra religione, estasi, musica d’arte, musica popolare, danza e pratica terapeutica.  (...)  Diciamo subito che il testo non è rivolto solo agli studiosi di cose islamiche, ma apre la strada alla comprensione del fenomeno della via iniziatica musulmana a un pubblico di cultori, appassionati e musicisti in un periodo in cui, sulla scia del successo delle musiche del mondo e dell’interesse verso forme di spiritualità, il sufismo ha riacquistato in occidente una visibilità non immune da superficialismi, inevitabili esotismi, stortureCiro De Rosa, Blogfoolk

Qui la musica ha una funzione estatica più che estetica, cioè può provocare quegli stati alterati di coscienza che conducono alla Verità. Raggiunta non per via razionale, bensì mistica. Non c'è nessuna teoria psicologica o scientifica alla base di questo studio, ma un lavoro etno-musicologico sul campo. E poi emerge dal libro una consolazione fondamentale: la convinzione che l'ascolto sia ancora la facoltà superiore dell'uomo. Federico Capitoni, la Repubblica

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