Omaggio in musica ad Eugenio Cirese
2022, € 20
Formato 14x14, pp. 48, con foto e dipinti a colori
Figura centrale nella storia culturale del Molise, Eugenio Cirese ha dedicato alla sua terra gran parte della propria opera, sostenuta da una spiccata predilezione per il dialetto e dalla solidale partecipazione alla causa dei contadini dei quali raccoglie, con grande perizia filologica, anche le voci e i canti: tuttora insuperata, per quanto irreperibile, la sua raccolta Canti popolari del Molise, del 1953.
Alla sua opera si è accostato Giuseppe “Spedino” Moffa, cantautore e polistrumentista che, figlio della stessa terra, ne ha colto appieno la ricchezza tematica e l’estrema vivacità linguistica ed espressiva. Trasponendone in musica alcune delle pagine più significative, ne ha evidenziato anche la sorprendente attualità e la loro profonda aderenza a istanze e aneliti che ancora pervadono molte delle comunità molisane. Una brillante rivisitazione sonora di un intero universo poetico ed antropologico condotta all’insegna di quelle grida di ragazzi che spesso irrompono nelle pagine ciresiane: Uauà, per l’appunto.
Con introduzione di Antonio Fanelli e i dipinti di Fulvio Trivisonno, un’iniziativa editoriale promossa dal Comune di Fossalto, finanziata dal GAL “Molise verso il 2000” tramite il bando “Officine Sociali” e realizzata dall’impresa culturale e creativa JustMO’.
Musicista, compositore e cantautore, fondatore e leader della Zampognorchestra, Giuseppe Moffa è al sesto album come solista
Eugenio Cirese, infaticabile collettore della storia popolare del Molise: ne ripercorre con poesia, rigore e fantasia, i passi Giuseppe Moffa e la strada continua Guido Festinese, Alias-Il manifesto
Spedino si immerge nell'opera di Cirese e ne trae gli spunti per costruire una sua narrazione. Che mantiene la dimensione poetica e storica, pur in un quadro estetico chiaramente nuovo, in cui gli elementi di riferimento sono ricollocati – in una connessione linguistica che fonde diversi dialetti – ed elaborati in musica. (...) la filologia è nell’impianto, nel contesto di riferimento, non nella forma. E in questa dinamica di trasfigurazione formale i brani narrano la nostra quotidianità (...) In questo quadro Spedino sparge animosità e un giusto grado di ironia, elaborando un discorso musicale pieno e aggraziato Daniele Cestellini, Blogfoolk